mercoledì 6 giugno 2007

Il Cav. Impiglia e le sue bizzarre maestranze

Il 31 marzo sBlog ha fatto conoscere alla rete la notizia, già di pubblico dominio ad Arcevia, del ritorno del Cavalier Piero Impiglia al secondo mestiere più vecchio del mondo (non si sa abbia praticato anche il primo e non penso interessi i lettori, fatta eccezione per i più deviati). Giusto per chi è di memoria breve è doveroso ricordare il modo col quale il Cav. ha annunciato la sua seconda discesa in campo.



Il Cav. ha subito cercato di imporre con questo accattivante spot una rivoluzione copernicana al marketing del proprio settore e, va detto, c'è riuscito (chi ci rideva su, chi ne era scioccato, il Cav. ha ottenuto sin dall'inizio l'effetto desiderato).

Ma la vera mossa a sorpresa, degna di un consumato giocatore d'azzardo, è stata la scelta delle maestranze come già riportato da sBlog (azzeccatissime la parole di lordpando: "le forti mani di Gennaretto e del Concistoro ti accompagneranno dolcemente verso la fossa"). Tuttavia i problemi, dovuti proprio a questa scelta, non hanno atteso troppo tempo prima di venire alla luce. E come era anche facile prevedere non sono stati originati da Gennaretto, nonostante il desiderio malcelato dei benpensanti arceviesi di vedere finire questo suo periodo di redenzione per tornare a vederlo sbraitare e dormire sotto il municipio (ma questa è ingiustificata ed evitabile maldicenza). Infatti, notizia recente e confermata il rapporto professionale tra il Concistoro ed il Cav. è già giunto al capolinea. Maldicenza? I soliti giornalisti? Dipendenti Thermowatt troppo inclini a formulare condanne sommarie? Fatto sta che alcune voci sono filtrate sulle ragioni che hanno indotto il Cav. a privarsi di un così carismatico elemento (alcuni biografi sostengono che Antonio Cassano si sia, già dagli anni della gioventù difficile a Bari Vecchia, ispirato proprio al Concistoro). Lo stesso Cav. è intervenuto, col talento retorico che lo contraddistingue (altrimenti mica sarebbe Cav.) affermando che la ragione che lo ha condotto a questa decisione consiste nel qual certo vizietto del tondeggiante oramai suo ex dipendentedi, di cui già tutti sapevano (chiedere per conferma alla Comedile Giacometti). In definitiva, mio caro Cav. fattelo dire: hai commesso un errore madornale, dovendo già oggi stracciare l'organigramma che hai stilato solo pochi mesi fa e cercare un valido compagno di merende per Gennaretto, che non può mica fare il lavoro sporco tutto da solo! Il momento per il Cav. è difficile, perché come lui sa bene quello che conta nella concorrenza è fare le mosse giuste, soprattutto se il tuo avversario è il tuo ex socio e conosce bene la lenza che sei! Caro Cav., facci sognare con le tue prossime mosse! Spernado che meritino di essere publicate su sBlog!

2 commenti:

Anonimo ha detto...

dopo tanto pensare, l'unica cosa che mi viene in mente è... MAH!!

metalmeccanico ha detto...

il mah è riferito ai protagonisti del fantozziano siparietto o all'autore del racconto in stile barocco?