martedì 25 agosto 2009

LA POSTA DEL CUORE, MALATO, DI SBLOG

Ve l'avevamo promesso e si sa che i redattori di sBlog non mantengono mai le promesse, ma stavolta abbiamo fatto un'eccezione.
Eccoci qui quindi con una delle nuove rubriche che ci accompagnerà per tutto questo nuovo anno: grazie alla joint venture con Sandro Mayer e la Cairo editore possiamo pubblicare in assoluta anteprima i "Consigli per una serena vita di coppia" di DiPiù.
Ci scusiamo in anticipo con i lettori per la greve scurrilità di certe missive, ma si sa che quando si parla di rapporti uomo-donna e di sesso più in generale (brutti finocchi) è meglio non usare giri di parole, ma essere più chiari e diretti possibile. Cercheremo di semplificare certi tecnicismi nella analisi delle lettere, ponendoci sempre però come primo obiettivo quello di informare. Chi scrive a DiPiù, e a sBlog, lo fa perché vuole avere risposte ed indicazioni su un argomento molto delicato. Tutti coloro che vogliano lasciare la propria opinione o dare il proprio consiglio possono tranquillamente farlo nello spazio dei commenti.
Con un po' di emozione, ma si comincia:

"Ho ventuno anni e sono fidanzata con un ragazzo che amo molto. Tra noi è tutto perfetto ma ho un dubbio che da qualche tempo mi preoccupa: mia cugina mi ha detto che gli spermatozoi sopravvivono a lungo nel corpo di una donna. Quindi mi chiedevo: è possibile restare incinta anche con i baci intimi, se lui raggiunge la gioia?" ERIKA

Per venire incontro a chi non avesse nozioni di fisiologia e sessuologia una breve spiegazione delle parti più tecniche della lettera.
Erika è una ragazza sana, innamorata del suo splendido cavaliere. Essendo i due legati, come lo stesso SanRoccoConnection, a valori purissimi quali Dio, Patria e Famiglia hanno evidentemente deciso di aspettare le nozze per compiere il fatidico passo. Farsi sborrare in bocca è naturalmente lo sbocco più naturale per la devotissima Erika che vuole aiutare il suo partner a rispettare un impegno così nobile. Il problema però è dietro l'angolo: non potendo passare da lurida succhiacazzi Erika non può certo ingoiare, cosa che getterebbe cattiva luce su Patria, Famiglia e probabilmente Dio; ma allo stesso tempo non può certo sputare offendendo così il maschio che con tanta gioia (è proprio il caso di dirlo) le ha donato il suo seme più prezioso. Come tutti voi sapete a questo punto la ragazza può solo attendere, a bocca aperta, il naturale processo di evaporazione. Per questo, dimostrandosi estremamente giudiziosa, messa sul chi va là dalla scrupolosa cugina, si rivolge ai nostri esperti per sapere se, nell'attesa, la permanenza prolungata dello sperma nel suo corpo possa provocarle una indesiderata gravidanza.
Come degli spermatozoi nel cavo orale, brancoliamo nel buio.

Erika durante la visita con il nostro esperto

giovedì 6 agosto 2009

Buon compleanno Mr. President

In questo periodo molti giornali, di tutto il mondo, hanno trattato della faccenda dei "birthers", quel gruppo di repubblicani americani integralisti che non ha trovato niente di meglio da fare che alimentare un'assurda quanto inutile polemica sulle origini, e nel caso specifico sul luogo di nascita, del vincitore delle ultime elezioni americane, Barack Obama. Pur avendo visto che in questo blog la politica non "tira" poi molto, non me la sono sentita di far passare sotto silenzio una faccenda così aberrante.
In sostanza questo gruppo asserisce che l'attuale presidente USA non sia davvero nato 48 anni fa alle Hawaii, bensì in Kenya. Ecco, trovo che non ci sia niente che possa indicare meglio il grado di cecità, di razzismo, di intolleranza raggiunto nelle società occidentali. Come se le capacità di un uomo, dipendessero dal suo luogo di nascità, come se le milioni di persone che credono in lui e che ha lui hanno affidato la loro speranza in un mondo migliore dovessero ravvedersi per via di un cavillo, perdipiù totalmente inventato.
Significa cercare di edificare barriere che possano tenerci lontano dal "diverso" dallo "straniero"; barriere che diventano anche incorporee, immateriali. Al pregiudizio, all' insinuazione subdola, spetta di finire ciò che i muri di cemento armato e il filo spinato hanno solo iniziato.
Oggi sembra che l'intero castello di carte sia finalmente venuto giù, i beceri detrattori sono stati sbugiardati; pare insomma che Obama sia riuscito a vincere anche questa battaglia.
Credo di parlare a nome di tutti: abbiamo fatto il tifo per lui contro la lobby Clinton, ci siamo entusiasmati quando il primo presidente nero ha battuto l'anziano repubblicano Mc Cain, siamo con lui nelle battaglie per la sanità, la pace in Medio Oriente, il multilateralismo.
Gli autori di sBlog, seppur con 2 giorni di ritardo, Le fanno gli auguri Mr. President! Americano o Kenyota che sia.
One hundred of theese day!!!!