Firenze, 8 agosto 2007. Da ieri sono qui a fare il procacciatore di annunci immobiliari. Che la cosa sia stressante è un fatto noto a tutti coloro che almeno una volta nella vita hanno cercato casa o lavoro. Sulla rivista degli annunci immobiliari La Pulce ho trovato ieri sera l'annuncio di una stanza singola in Borgo Ognissanti. Al telefono mi aveva risposto un vecchio, cosa che può capitare, molto spesso trattasi dei padroni di casa. Ci eravamo accordati per vedere la casa alle ore due del pomeriggio. Stamane mi sono alzato alle otto, precedendo addirittura il suono della sveglia. Vedo subito il lato positivo della cosa: ho più tempo per trovare annunci nuovi. Fa bel tempo. Il mio spirito previdente del cazzo mi aveva consigliato di mettere l'ombrello in valigia, salvo poi dimenticarsi di dirmi che se oltre a portarmelo lo mettevo nello zaino quando uscivo era meglio. La giornata all'altezza di mezzogiorno inizia ad ingrigirsi. Dalla facoltà di scienze politiche prendo l'autobus per Santa Maria Novella. Mangio un paninaccio alla stazione. Sono le una e tre quarti. Ormai è chiaro che nell'arco di poco tempo andrà a piovere. Puttana Eva dell'ombrello! Tuttavia penso: "ci vorranno dieci minuti a piedi, ce la faccio". Guardando la cartina individuo la strada più breve per raggiungere la casa. Inizio il mio cammino. Ed inizia a piovere. Fulmini violenti si abbattono sulla città, sono molti vicini. Piove tanto. Io m'affretto. Ogni tanto mi riparo davanti a qualche negozio, per asciugarmi un po' e poi ripartire. Manca poco alla casa, sono davanti a Piazza Goldoni, basta girare alla prima strada a destra e trovare il civico 86. Piove tantissimo. Mi rannicchio davanti alla porta di una casa. Sull'altro lato della strada c'è un'impalcatura. Sento bestemmiare ripetutamente una persona: mi giro e vedo un muratore rannicchiato davanti al portone accanto al mio. INIZIA UNA TROMBA D'ARIA! Per circa tre minuti raffiche sempre crescenti di vento ed acqua passano davanti ai miei occhi, insieme all fanghiglia che scende dall'impalcatura. Lo dico onestamente: mi cago sotto! Di fronte ai miei occhi un segnale di divieto di sosta balla pericolosamente. Ad un certo punto il tempo si placa. La polo che indosso è in poco tempo ridotta così:
Parlo un attimo con i muratori che sono tutti illesi e fradici. Anche loro mi confermano che si sono (citazione letterale)"cahati i'mmano". Pur restando le nuvole nel giro di cinque minuti torna a vedersi il sole. Chiamo il vecchio della casa per posticipare l'incontro. Lui capisce ovviamente. Torno all'ostello, dove faccio una doccia, mi cambio e dormo un'oretta. Il nuovo oraio di incontro è fissato alle cinque. Ora piove, ma stavolta ho con me l'ombrello (che in fondo prima mi sarebbe servito a poco, anzi forse sarebbe stato peggio). Trovo la casa, entro, vedo la stanza ed il resto. La peggior topaia mai vista in vita mia. Il vecchio del telefono è una sorta di Chalres Bukowsky toscano.
Egli, oltre ad esserne il proprietario, vive in quella casa. Mentre il mio volto annuisce silenzioso alle sue spiegazioni, all'interno della mia mente si accavallano le bestemmie. E ad esse si aggiunge un pensiero lucido ed allo stesso tempo disperato: AAA meno sfiga cercasi.
sabato 11 agosto 2007
AAA meno sfiga cercasi
categoria:
male,
svarioni and Co.
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2 commenti:
attualmente non ho questo problema, e non l'ho avuto per 5 anni... ma prima di trovare casa anche io ne ho viste senza prese ma con un bel panorama (!!!!??çò@**) per non parlare delle sfacchinate a piedi sotto il sole con 40 gradi all'ombra per arrivare all'appuntamento e scoprire che la camera era già stata affittata... ti capisco... sono solidale... :)
resisti!!
grazie per il sostegno morale
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