"Nel periodo in cui viveva a Berna lavorando come impiegato all'ufficio brevetti, Einstein compiva le sue ricerche in un piccolo studio lontano dalla sua abitazione. In quello studio teneva una gran quantità di gatti a cui era molto affezionato. Alle volte, tuttavia, i gatti potevano diventare un gran peso: grattavano con insistenza le porte chiuse e pretendevano di girovagare liberamente per l'intero laboratorio. Non potendo lasciare tutte le porte aperte, Einstein decise di praticare dei buchi alla loro base, realizzando così delle ingegnose porticine per gatti.
Quell'anno egli aveva circa lo stesso numero di gatti grandi e piccoli. Fece quindi, a rigor di logica, due buchi in ogni porta; un buco grande per i gatti grandi e un buco piccolo per i gatti piccoli. Era una cosa perfettamente sensata".
Joao Magueijo, Più veloce della luce.
giovedì 6 luglio 2006
I genî ovviamente fanno cose sensate
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5 commenti:
io continuo a pensare che fosse completamente matto.
Certo che era matto, era un genio!!
"La cosa importante è che lui lo sa."
A proposito di Mosè, il cane di un amico, dal pelo così lungo che era difficile distinguere un'estremità dall'altra.
Pensieri di un uomo curioso, Albert Einstin, A cura di Alice Calaprice
Delizioso!
io ho due gatti grossi uguale, e quindi una sola porticina grande, però ora che mi ci fai pensare...
;-)
ciao Tamas e buoni studi, su gatti, geni e imbecilli (vedi prima pagina dei giornali oggi)
buone cose
oggi quando?
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