domenica 31 dicembre 2006

Le grandi battaglie mai avvenute della storia dell'umanità: Vichinghi contro Indiani

giovedì 21 dicembre 2006

A proposito di "anni Novanta" e di "Matusa"

mercoledì 20 dicembre 2006

Imparzialità dell'informazione

Vi proponiamo di seguito la trascrizione del servizio con cui oggi Controcampo ha accompagnato le immagini salienti di Milan-Catania; servizio che è già entrato nelle scuole di giornalismo come modello di obiettività e di distacco dagli interessi del proprio editore.

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La partita di stasera al Meazza è fondamentale, perché il Milan, nonostante i suoi campioni (tra i quali spicca Kakà), è in una posizione di classifica scomoda e ha bisogno della vittoria, mentre il Catania insegue il sogno europeo. Certo, se i rossoazzurri avessero Kakà sarebbero già certi della Champions. Ad ogni modo, torniamo alle formazioni: data l'importanza del confronto, Ancelotti dà a Kakà le chiavi del centrocampo, la guida della squadra, la più ampia libertà di manovra, licenza di sganciarsi, il ruolo di leader e una fetta di culo; Marino, non disponendo di un Kakà, mette in campo un Catania ordinato, ma privo di fantasia sudamericana: avrebbe fatto comodo Kakà. Pronti, via, e subito i rossoneri vanno in vantaggio. Ispirato telepaticamente da Kakà, Gilardino, alla sua seconda stagione nel Milan di Kakà, serve un assist a Kakà [enfasi originale], che con la sua classica eleganza deposita la sfera in fondo al sacco. Pantanelli non sembra stupito: quando si ha di fronte un Kakà, è normale che Kakà faccia la magia. D'altronde per tutto il primo tempo Kakà semina il panico nella difesa del Kakatania, pardon, Catania; qui vediamo Kakà mentre si libera di Sottil e scarica un destro di poco a lato; poi è di nuovo Kakà a vedere libero Oliveira, che si invola verso la porta ma, essendo privo della classe di Kakà, non riesce ad imitare Kakà, e il punteggio rimane sull'1-0. Verso il quarto d'ora di gioco, all'ospedale Niguarda, Kakà appare a dei malati terminali, che subito guariscono e si iscrivono al Milan Club Ricardo Izecson Santos Leite "Kakà"; nello stesso momento, a San Siro, Kakà dribbla Silvestri, subisce il fallo e subito lo perdona. Pochi minuti dopo, Kakà si avvicina senza palla e ammansisce Stovini, tra lo stupore dei presenti. Intanto questa inquadratura ci mostra Ancelotti, che stringe nervoso un crocifisso; ma non ne ha bisogno, perché in campo ha Kakà. La telecamera pesca Kakà mentre si allaccia gli scarpini: guardate che nodi stretti ed eleganti. Nel frattempo, il Catania guadagna una punizione dal limite, non certo per fallo di Kakà. Batte Mascara, con maestria parzialmente paragonabile a quella di... vediamo... Kakà. Ecco, sì, Kakà. Per intervento psichico di Kakà, la palla incoccia l'incrocio dei pali ed esce. Kakàlac e Kakhà Kakaladze possono festeggiare lo scampato pericolo. Il primo tempo, in cui Kakà ha spadroneggiato, si conclude sull'1-0 per il Milan di Kakà. Nell'intervallo, Kakà offre tè e pasticcini e le chiavi di una Porsche Kakarrera ai suoi compagni e agli avversari. Kakàpperi, che gentilezza e signorilità dimostra Kakà in ogni occasione! Al rientro in campo, la stella di Kakà torna a risplendere: dribbling, accelerazioni perentorie, tiri deviati dalla malasorte o dai comunisti. In campo c'è solo Kakà. E sta vincendo! Dopo una mezzora di predominio di Kakà, il Milan raddoppia: calcio d'angolo guadagnato da Kakà (vedendo avvicinarsi Kakà, i difensori siciliani hanno preferito buttare la palla sul fondo, piuttosto che consegnarla al genio calcistico di Kakà), palla a Kaladze, cross per Gattuso che la rimette in mezzo, sbuca Gilardino e la mette in rete; Kakà osserva la scena, benedicendo con lo sguardo i suoi compagni. Lo stadio nota subito l'impronta e l'ispirazione di Kakà nell'azione del gol. Kakà sale in tribuna a baciare dei bambini e dona il suo sperma ad alcune signore, desiderose di dare alla luce figli belli e forti come Kakà, sotto lo sguardo compiaciuto dei mariti, che poi stringono la mano a Kakà. Tornato in campo, Kakà mette il suo sigillo: Egli riceve il pallone da un compagno di Kakà, libera un tiro poderoso e mette in rete. KAKA'!: il Catania è in ginocchio dinanzi a Kakà. L'umile Kakà decide che è ora di fermarsi e l'arbitro acconsente: la partita termina 3-0 per il Milan di Kakà, condotto con la consueta sapienza da Kakà. Il Catania torna a casa battuto, ma grato di aver assistito ad una tale prova di Kakà. La linea, se Kakà è d'accordo, torna alla regia.

Ma che cazzo volete da me?

Maledetti Matusa!

"La dura legge del Matusa colpisce anche il Verona", frase (vera) tratta da quest'articolo (vero) della Gazzetta dello Sport online. Neanche i supergiovani dell'Hellas hanno potuto opporsi, a quanto pare.

Di seguito, le indicazioni per raggiungere il temibile Matusa, sempre che ne abbiate il coraggio.

martedì 19 dicembre 2006

Gli anni Novanta sono il Male

sabato 16 dicembre 2006

Qualcuno sviaggia sempre più di te

http://www.giuda.it/

Impariamo una parola al giorno




Definizione
http://www.demauroparavia.it/49560

Etimologia
http://www.etimo.it/?term=goffo

Rappresentanti del genere
http://www.istituti.vivoscuola.it/direzione-didattica-trento-2/dirigente.htm
http://www.infolinenotizie.it/goffo/
http://www.youtube.com/watch?v=A0eo0VaRqZM
http://www.youtube.com/watch?v=QwLgkMjbNEE&NR
http://video.google.it/videoplay?docid=7567976534403830534&q=clumsy
http://it.wikipedia.org/wiki/Dio
http://it.wikipedia.org/wiki/Sergio_Vastano
http://www.freddynietzsche.com/images/pic_steve_irwin.jpg



Quiz

Chi è il meno goffo tra i tre?
http://www.youtube.com/watch?v=nN73BiHXBq4

mercoledì 13 dicembre 2006

doggy style



(thanks to gara)

martedì 12 dicembre 2006

FIDATEVI

Prima di leggere sotto andate al seguente link e guardate tre volte il video:

http://www.albinoblacksheep.com/flash/llama.php




























































Bene, ora sono cazzi vostri. La melodia vi perseguiterà almeno fino alla fine della giornata

domenica 10 dicembre 2006

"A" come "Pappalardo"

come un marinaio senza bussola, governavo il mio veliero (ahah... non è come pensate voi), sulle pericolose acque della rete, dopo ore ed ore di viaggio e senza nessuna america all'orizzonte, quando mi resi conto che il tesoro che cercavo lo avevo proprio sotto il culo. e sto parlando di questo blog. tediato dalle solite emozioni che è solito condurmi il web, decisi di dare un'occhio ad una sua infinitesima parte, abbondnte però in arguzie e cattiverie raccolte sotto forma di post o commenti, da parte di altrettanti lupi di mare maledetti dal Creatore. leggendo avidamente post e commenti, spolverai tra i ricordi un nome che lune orsono, portò nei nostri cuori ilarità in abbondanza. ADRIANO PAPPALARDO. i miei pensieri furono pervasi da un sol quesito: "chissà che cazzo fa adesso quel goffo di pappalardo...." quando il mio titanic impattò di colpo contro questo iceberg:
dapprima come il più celebre avo, la mia nave si spezzò in due (dal ridere) poi affondai nel turbine di bit e nei mulinelli di foto che quel sito aveva riportato a galla. NON POTETE ASTENERVI DAL LEGGERLO (e guardarlo, dato che è la parte migliore) ACCURATAMENTE.

clicca sulla foto per accedere al sito

sabato 9 dicembre 2006

Auguri!

venerdì 8 dicembre 2006

cari cazzoni,

come avrete notato il blog si è dato una spolverata, per far fronte al calo di post e tutte quelle belle cose scritte 2 post fa. siamo passati alla versione beta, ergo ora ad ogni post potete associare anche una tag (o etichetta, chiamatela come cazzo vi pare) per raggruppare in argomenti le cagate che scriviamo.
enjoy yourself

giovedì 7 dicembre 2006

CIS viaggiare informati

Salve a tutti, gentili radioascoltatori. Vi chiediamo scusa per aver interrotto il programma "I Blue interpretano Johann Sebastian Bach", ma siamo stati costretti ad un'edizione straordinaria: l'A14 Adriatica è infatti interrotta nei pressi del casello di Ancona Nord a causa di un blocco stradale con annessa presunta minaccia nucleare. In effetti, il sindaco di Monte San Vito, affiancato da Rocksteady e Bebop della famosa serie "Tartarughe Ninja", si è presentato nelle prime ore della mattinata con un tir carico di cocomeri e l'ha messo di traverso un chilometro dopo il casello di Ancona Nord, in direzione Senigallia. Al sopraggiungere della Polizia Stradale, li ha prima fatti bersaglio di un fitto fuoco di miccette puzzolenti residuate della Festa di Carnevale del 1988, poi ha afferrato un megafono e ha fatto sapere di possedere un cane capace di contare fino a venti battendo la zampa per terra, e fin qui non ci sarebbe nulla di male, e soprattutto un missile con testata nucleare in grado di colpire in un raggio di 1600 km da Cozze di Monte San Vito. A detta del sindaco, geom. Sbalestrati Piermario, l'ordigno sarebbe stato acquistato dal presidente dell'Ucraina Juščenko durante un viaggio effettuato dallo stesso Sbalestrati nel paese ex sovietico alla ricerca delle testimonianze dei Peceneghi e di qualche prostituta di poche pretese; in cambio, Juščenko avrebbe chiesto e ottenuto una maglietta del Genoa appartenuta ad Ariel "Chupa" Lopez. Interrogato sull'effettiva possibilità che il comune di Monte San Vito sia divenuto la nona potenza nucleare mondiale, dopo USA, Russia, Francia, Gran Bretagna, Cina, Israele, India e Pakistan, l'esperto militare del Pentagono John Bon Jovi (con la "h"; nessuna parentela con il noto cantante calabro-americano), ha risposto "Cacca! Nucleare no bono! Cacca! Te tocchi nucleare te pii le tottò! Te me voi bene, signo'e?". Ad ogni buon conto, il governo Prodi ha aperto le trattative con Sbalestrati per la consegna del missile, attualmente puntato su Sochaux (perché una volta, giocando a Scudetto 97/98 con il Tolosa, Sbalestrati fu sconfitto in finale di Coppa di Francia proprio dal club gialloblù; e non la prese bene). Il sindaco del ridente paesino vicino Chiaravalle si è detto disposto al dialogo: in cambio del disarmo nucleare, ha richiesto un trilione di euro, Dirk Nowitzki, una fornitura a vita di prodotti Ferrero e un pocciolo da Natalie Imbruglia. Staremo a vedere come andranno a finire le cose.
Ah, poi c'è anche una coda di 22 km sulla Milano-Venezia, causa "Godzilla incazzato che afferra e mangia le automobili, mentre con le zampone squamose abbatte al suolo cacciabombardieri dell'Aeronautica Militare". Quindi se volete andare a Venezia siete pregati di seguire itinerari alternativi.
E ora vi lasciamo ai consueti programmi radiofonici. Buon proseguimento di giornata.

E' giunto il momento delle decisioni irrevocabili

Allora, andiamo subito al punto: è oramai chiaro a tutti che questo blog sta divenendo sempre più sterile, vacuo ed autoreferenziale. Già analizzando qualche dato di cui sono recentemente venuto in possesso (e per questo devo ringraziare l'agente Scaramella che ha fatto pressioni su Lele Mora perchè contattasse l'agenzia di Fabrizio Corona che bloccasse immediatamente le rotative de "Il progresso" per evitare così l'infamante scoop di Frigorifero) si chiarisce subito come questo spazio web sia entrato in un tunnel di cui forse non vedremo mai l'uscita. Guardiamo ad esempio un indicatore fondamentale, i commenti ai vari post: tra tutti quelli lasciati sul blog si evince come il 78% di essi siano a firma degli stessi amministratori (o contibuors, o goffi che dir si voglia), il 12% di lettori esterni al blog, il 6% di anonimi ed il restante 4% di un mentecatto che si fa chiamare gianfi. Il grafico seguente mostra ancora meglio questa imbarazzante situazione.

Di tutti i commenti presenti su sBlog solo il 25% di essi è poi attinente al post ed alla discussione creatasi, il 32% è invece lasciato per insultare, schernire o minaccare l'autore del post stesso; il restante 43% è invece scritto per errore o sotto il chiaro influsso di sostanze stupefacenti, allucinogene od eccitanti. Va poi ricordato che solamente il 31% dei post riesce ad avere almeno un commento. Vediamo di nuovo il grafico:

Se poi guardiamo al frequentatore medio della nostra arena virtuale possiamo capire come il traget predominante sia quello delle casalinghe insoddisfatte (33%), vengono poi gli intellettuali cambogiani in esilio (24%), gli operai non qualificati (21%), gli studenti scioperati (11%) i dirigenti di forza italia (7%) ed infine gli analfabeti (3%). queste 2 categorie tendono alla compenetrazione reciproca per cui nell'istogramma sono state unite.


Eppure la maggior parte dei post di noi contributors non rispondono quasi mai alle aspettative ed alle richieste dei frequentatori abituali. E tutto questo perchè manca una politica comune di sviluppo: il web è libero, ma un blog per funzionare deve essere coerente, tendente all'omogeneo, comunque organizzato. E' venuto insomma il tempo di togliersi il prosciutto dagli occhi e la maionese dalle tasche. Bisogna modernizzare, agire, osare, capire, sperimentare. Il tutto in ordine sparso. Parliamone.

martedì 5 dicembre 2006

furbate dal mondo

link
ma in inverno?

sabato 2 dicembre 2006

Per rimanere in tema