venerdì 6 febbraio 2009

Il ritorno

giovedì 5 febbraio 2009

življenje je posvečeno*

E' innegabile che sia così, l'abbiamo visto tutti: non si muove, non reagisce agli stimoli, non è in grado di interagire in alcun modo con la realtà.
Adesso ho sentito che ha lasciato la Lombardia, che è di nuovo nel suo Nordest e che forse là metteranno fine alla sua vita, perché non la giudicano neanche tale.
E su questo però non posso essere d'accordo: è poco più di un vegetale, è vero, e come difensore centrale faceva piuttosto schifo, ma per una simile ragione non mi pare comunque giusto uccidere Robert Englaro.

*la vita è sacra.

mercoledì 4 febbraio 2009

La poetica della merda.

A conclusione di un lungo lavoro di ricerca, discussioni e costruttivi dibattiti sul tema con insigni linguisti, tra i quali il mio coinquilino, sono giunto alla consapevolezza di un fatto importante che riguarda la lingua italiana, più precisamente l'arte della poesia. Quel che emerge nitidamente è che la parola più poetica dell'intero vocabolario della lingua italiana è MERDA (non accappatoio come molti di voi erroneamente credevano). La conferma di questa scoperta si ottiene modificando il contenuto delle più celebri poesie per inserirvi la parola MERDA. Si tratta di un esercizio molto semplice, che evidenzia da un lato la capacità di questa parola di toccare alte vette di lirismo, dall'altro quella di inserirsi metricamente in modo perfetto in qualsiasi contesto. Eccone alcuni esempi:
Si sta / come d'autunno / sugli alberi / la MERDA
Tanto gentile e tanto onesta pare / la MERDA mia quand'elli altrui saluta
M'ilumino / di MERDA
Ei fu siccome immobile / stette la MERDA immemore
T' amo pia MERDA
E il naufragar m'è dolce / in questa MERDA.

Potrei continuare all'infinito ma preferisco fermarmi qui.
Potete, se ne avete voglia, ripetere questo esercizio: vi darà, ve lo assicuro, molta soddisfazione.

Forse (è sempre bene tenere una porta aperta ma ci credo poco) questo pezzo di MERDA sulla MERDA è il mio ultimo su sBlog!

Grazie mille a tutti!