A conclusione di un lungo lavoro di ricerca, discussioni e costruttivi dibattiti sul tema con insigni linguisti, tra i quali il mio coinquilino, sono giunto alla consapevolezza di un fatto importante che riguarda la lingua italiana, più precisamente l'arte della poesia. Quel che emerge nitidamente è che la parola più poetica dell'intero vocabolario della lingua italiana è MERDA (non accappatoio come molti di voi erroneamente credevano). La conferma di questa scoperta si ottiene modificando il contenuto delle più celebri poesie per inserirvi la parola MERDA. Si tratta di un esercizio molto semplice, che evidenzia da un lato la capacità di questa parola di toccare alte vette di lirismo, dall'altro quella di inserirsi metricamente in modo perfetto in qualsiasi contesto. Eccone alcuni esempi:
Si sta / come d'autunno / sugli alberi / la MERDA
Tanto gentile e tanto onesta pare / la MERDA mia quand'elli altrui saluta
M'ilumino / di MERDA
Ei fu siccome immobile / stette la MERDA immemore
T' amo pia MERDA
E il naufragar m'è dolce / in questa MERDA.
Potrei continuare all'infinito ma preferisco fermarmi qui.
Potete, se ne avete voglia, ripetere questo esercizio: vi darà, ve lo assicuro, molta soddisfazione.
Forse (è sempre bene tenere una porta aperta ma ci credo poco) questo pezzo di MERDA sulla MERDA è il mio ultimo su sBlog!
Grazie mille a tutti!
mercoledì 4 febbraio 2009
La poetica della merda.
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3 commenti:
No metal, non ci abbandonare.
So bene che sorreggere la baracca praticamente da solo deve essere frustrante, ma non ti scoraggiare.
Guarda le visite, nonostante i commenti siano pochi c'è gente assidua che ci (ti) segue curiosa.
bellissima!! io e la mia coinquilina abbiamo appena letto il tuo post e ci stiamo scompisciando dal ridere!!
visto metal?
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