lunedì 16 luglio 2007

Cronache frivole da Umbria Jazz 2007

Premessa: I fatti di questo racconto sono accaduti davvero. Quaolra non conosciate i personaggi (anch'essi reali) immaginateveli. Il risultato dovrebbe andar bene lo stesso.

Venerdì 13 luglio. Il primo amico che incontro al mio arrivo alle sei è compagno di facoltà che detiene il record di avere perso negli ultimi tre mesi la bellezza di oltre venti chili (un record degno del nano e del gigante della foto). Alle ore sette sono mezzo sbornio. Sono a cena con Leonardo e la mitica Fabrizia. Dopo cena andiamo con Silvia, Vittorio, Torpado, il Giannins e il maestro di rovesciate Manuel ad una festa di Laurea alla quale è evidente che ci imbuchiamo. La festa è veramente fashion (nonostante si svolga in località STROZZACAPPONI) e noi siamo davvero anti-fashion; fatta eccezione per Fabrizia che sfoggia per l'occasione sfoggia (parole sue) una minigonna nera che è in realtà solo un COPRIUTERO. IL BAR è GRATIS! La sbornia sale vertiginosamente. Poi saliamo in centro, in tempo però per stilare la classifica di MISS TROIONE. In centro arriviamo e toviamo il tipico casino di chitarre, bonghi ed erba. Rientro a casa alle sei. Devastato.

Sabato 14 luglio. Dopo un veloce salto al centro commerciale (dove non smettiamo di farci del male, visto che mangiamo al Mac) ci deidichiamo al cazzeggio puro e duro. Dopo cena raggiungiamo il centro, dove la fiumana di gente è impressionante, tanto che impiego mezz'ora per andare a pisciare (il che mi provoca una soddisfazione pari a quella di Marco M. quando pronunciò le arcinote parole "SEI CALDA!"). SALE LA SBORNIA. I ricordi si diradano. L'ultima cosa che ricordo è la rissa alla quale assisto al mio ritorno a casa (anche questo è un classico di Umbria Jazz). Sono appena uscito dal Bar dove ho finito di far colazione dove ho il piacere di assistere alla scazzottata tra un bivacco di manipoli. Si unisce a me nella visione dello spettacolo il proprietario del bar, il quale, oltre a non fare nulla per fermarli, si unisce con me al commento dell'evento sportivo ("Guarda che destro gli ha dato!" sono le sue testuali parole).
Si chiude un altro Umbria Jazz. L'ennesima presa bene.

4 commenti:

pulcino da combattimento ha detto...

ma eri ancora ubriaco quando l'hai scritto, vero?

SRConnection ha detto...

Certo che la globalizzazione è una brutta bestia, peggio forse è solo il benessere diffuso...
"Umbria jazz", mmmhhh, è come se tra 20 anni andassimo tutti al "Belucistan kitesurf contest".
A volte mi sento strano...

lordpando ha detto...

La metà di quelli che vanno all'Umbria Jazz non sa una cippa di jazz...
i bonghisti menzionati ne sono la dimostrazione.
W le prese bene

metalmeccanico ha detto...

il fatto che la gente che va ad umbria jazz non sappia un cazzo di jazz è vero ed è dovuto al fatto che si scontrano da un lato lo strozzinaggio del prezzo dei concerti e dall'altro la grande quantità di zecche che vive o che si reca per l'occasione nel capoluogo umbro.
P.s. sì quando l'ho scritto ero ancora ubriaco