Giovedì 22 novembre 2007. Mattina presto. Da qualche minuto ho raggiunto l'aula dove si tiene la lezione di Economia delle Istituzioni, ignaro della deriva che la giornata avrebbe sin da subito preso. Alle ore 9:16 la svolta: un nuovo msg ricevuto. Apro e leggo:"Buongiorno Luisa!!! Indovina chi sono? Ti do un aiuto. Taormina...settembre". Mi trovo di fronte ad una scelta: lo liquido subito o lo prendo un po' per il culo? Il dubbio svanisce velocemente ed alle 9:25 gli scrivo "Come potrei nn ricordare...come stai? Xché sei sparito?". La sua risposta non si fa attendere:"Sono andato in Venezuela, mi sembrava che te lo avevo detto. Siccome domani sono dalle tue parti ho pensato di mandarti un sms. Non trovavo il tuo num, lo avevo ancora SEGNATO NEL FAZZOLETTINO ricordi? Per miracolo riuscivo a distinguere i numeri, ho detto CHISSà CHI MI RISPONDE, sono contento che hai risposto tu. Come stai?"(9:29). Impietosito dall'aneddoto da romanzetto di bassa lega del fazzoletto, decido di rivelargli il suo colossale abbaglio:"Non sono luisa, scusa ma non ho resistito alla tentazione di scherzare un po'. Hai sbagliato a leggere le cifre sul fazzoletto spero mi perdonerai, ciao."(9:58)Nello stesso minuto la sua risposta:"Ma certo, figurati fa sempre piacere scherzare cmq io mi chiamo Bruno, tu?" A questo punto è evidente la dispersione umana del mio interlocutore ed io comincio a prendere particolarmente gusto nel deriderlo (e con me i miei compagni di facoltà che mi consigliano nel decidere il da farsi).
Gli scrivo:"Ciao sono Gioia, in boccca al lupo con la tua luisa, ciao".(10:04) Come previsto il Casanova de' noantri non molla. Da questo momento in poi la corrispondenza epistolare via sms si fa degna di Ugo Foscolo. Senza dilungarmi in commenti (che però non saranno fatti solo per ragioni di spazio) ecco il resto di questo delizioso carteggio:
Bruno:"Bel nome il tuo, la mia luisa? NON è MAI STATA MIA, abbiamo parlato insieme non più di 10 MINUTI, POI HA VOLUTO LASCIARMI IL SUO NUM, e il resto lo sai. Di dove sei? Se non sono invadente".(10:25)
Gioia (cioè me) non risponde perché impegnata a copiare un GRAFICO CHE DIMOSTRA CHE UNA DECISIONE A MAGGIORANZA RICHIEDE IL QUORUM DEL 50% PIù 1.
Bruno non arretra, anche se dalle parole vuol fare intendere il contrario:"Ok non importa. Mi sembrava una cosa carina e simpatica. Ciao, grazie e scusa il disturbo". (10:56)
Gioia (che in questo momento sta facendo colazione al bar):"Scusa se nn ho risp ma ero a lezione. Io studio architettura a firenze. Tu cosa fai?". (11:17)
Bruno, che per un po' si è fatto attendere, tanto che qualcuno nel mentre pensava che egli si fosse suicidato:"Io lavoro con le ferrovie ed ho anche un lab di restauro mobili antichi. Sono di reggio cal. Tu?". (11:56)
Gioia (nel quarto d'ora accademico prima dell'inizio della lezione del prof. Mannori):"Sono di jesi, nelle marche conosci? Scusami, ma visto il tuo lavoro non ho capito bene la tua età. Puoi dirmela? P.S.(e mentre lo scrivo un mio amico dice che sono proprio una puttana) Ho lezione fino alle quattro, ci sentiamo dopo". (12:12)
Bruno:"34 (sicuramente fasulla), tu? Conosco le marche, bene la zona di Loreto, Castelfidardo, Osimo, bella la tua terra. OK, MANDA TU UN SMS QUANDO SEI TRANQUILLA. BACIO". (12:30)
A questo punto torno a fare i fatti miei, sapendo che prima o poi tornerà alla carica, amareggiato dal mio silenzio. Cosa che puntualmente accade.
Bruno:"FORSE LA MIA ETà TI HA SCONVOLTA, non importa se a te non va di dialogare capirei". (18:26)
Gioia (che deve farsi una doccia perché puzza tanto e non ne può più di questo gran sfigato) tira fuori dal cilindro una risposta che degna del Libro Cuore:"Sono rientrata a casa ora, spero mi scuserai. La tua età non mi ha sconvolta, MA DI SICURO HA APERTO UNA VORAGINE TRA NOI. Mi sembri un uomo simpatico e sensibile (se non lo scrivevo credo che si ammazzava) e PER QUESTO NON VOGLIO ILLUDERTI O USARTI (qui in effetti ho esagerato, ma il peggio non è ancora arrivato) Credo sia meglio dirci addio ed augurarci buona fortuna per tutto quello che il futuro riserverà alle nostre vite (il peggio deve ancora venire). BACI (Il peggio è arrivato)". (18:42)
Immediato come una scheggia, il ferroviere innamorato, ma ormai cosapevole di non essere ricambiato, decide lui (che carattere!) di porre fine al carteggio peccaminoso:"TROPPO NAVIGATO PER ILLUDERMI E TROPPO SENSIBILE PER NON CAPIRE. CHE LA VITA POSSA SEMPRE SORRIDERTI. UN BACIO ED è STATO UN PIACERE. MI SAREBBE PIACIUTO CONTINUASSE" (18:43)
E sperando che stasera nessun ferroviere calabrese con un laboratorio di restauro si suicidi pensando a una cortese (ma un po' bagascia) ragazza di nome Gioia, vi auguro una buona notte.
giovedì 22 novembre 2007
Uomini ridotti male
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5 commenti:
Ma non ho capito perché non hai continuato la storia col ferroviere. Voglio dire, poteva garantirti uno stipendio fisso, un buon tenore di vita, dei mobili di pregio, delle serate romantiche a guardare il tramonto del sole sul lungomare di Reggio Calabria gradevolmente ingombro di ferraglia e pezzi di lavatrici.
Potenziali ragioni del rifiuto:
a) non sarebbe conciliabile col mio progetto pangermanista di conquista di tutte le terre emerse.
b) non intendo mangiare n'duja per il resto della mia vita*
c) sono un uomo e dubito che lui avrebbe gradito
* non è vero la n'duja è immensamente buona
spero che quel ferroviere non scriva mai su google "machete fiat ritmo"... il suicidio poi non sarebbe nemmeno l'ipotesi più drastica
Sì, primo :-D
Grazie mille per il commento, CIAO!!!
Che mente ha uno che architetta un suicidio utilizzando MACHETE e FIAT RITMO?
A propolipo, nessuno, chi cacchio sei?
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