In questa storia ci sono io che entro in un supermercato, poniamo a Norimberga. Vedo da lontano dei parallelepipedi blu elettrico e il mio sguardo s'accende voluttuoso. Dunque m'avvicino, rapito, e scopro di aver visto giusto: si tratta davvero della pasta Barilla, "numero uno in Italia", come recita (forse a torto. Dipende a cosa si riferivano, ma non importa) la scatola stessa. Bene, benissimo. Fusilli, ottimi, ne prendo un pacco o due. Tortiglioni, boni quelli pure, me li magno cui pommodori'. Ma non ci sono solo questi tipi e i classici spaghetti: chissà cosa saranno queste "Girandole", sono nuove mi sa, le assaggio. Ah, ma è una pasta corta, me la faccio con i pomodorini invece dei tortiglioni.
La prima perplessità, la sera in cui in effetti ho messo in pratica il piano gastronomico, me l'ha creata il tempo di cottura: 6 minuti. 6 minuti? E che è, grano tenerissimo? Considerate che è una pasta abbastanza simile ai fusilli. Va bene, aspettiamo questi 6 minuti.
Ma non era mica vero. In 5 minuti al massimo si sono cotti e rischiavano di stracuocersi, muoviti muoviti muoviti a spostarli, ora li metto nella padella con i pomodorini e prendono sapore. Il formaggio... bene così... gira gira gira, aggiungi la mozzarella, aspetta che fili... Ottimo. Ottimo, figa. Adesso mi faccio questa bella mangiata.
Ma che pasta è? E' allergica al sugo? Perché non si impregna? E poi che sapore ha, non sembra neanche pasta, 'llappa... Non che sia cattiva, ma non è pasta. E' qualcos'altro. Questa la vedo bene come contorno per i mostruosi piatti di secondi assurdi che si pappano i tedeschi.
Poi ho capito. Il giorno dopo tornando al supermercato mi sono messo a guardare la pasta Barilla, ed ho capito. LA BARILLA PRODUCE DEI TIPI DI PASTA ESCLUSIVAMENTE PER IL MERCATO TEDESCO. Ad esempio i "Maccheroni", che io ho esaminato lungamente da quindici centimetri mentre le persone dietro erano forse curiose della mia curiosità: non sono pasta per esseri umani, o almeno non sembrano. Corti, più stretti dei normali maccheroncini, soprattutto lisci: sono forse un cane, per dovermi nutrire di pasta corta liscia? Eppure a qualcuno piacciono; e d'altronde io non ho visto altri maccheroni più verosimili in giro per la Germania.
Globalizzazione, si chiama: tutto il mondo nel tuo supermercato, ma in una versione molto molto stereotipata e semplificata. Inquietante, secondo me, ma forse io su certe cose sono troppo conservatore.
giovedì 15 giugno 2006
Globalisierung
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6 commenti:
Scheißmitglieder! Scheißblog! Warum gibt es niemanden, der seine Scheißmeinungen schreibt? Oder gibt es vielleicht niemanden, der Meinungen hat?
Sono stato su un blog crucco e c'era un commento di uno che lavora in Italia. Affermava che i wurstel che vendono in Italia fanno cagare rispetto a quelli tedeschi.
Ovviamente me lo sono inventato, ma probabilmente qualcosa del genere è accaduto, e se non erano wurstel erano crauti...
Questo per dire cosa? Non lo so, ma mi piace guardare le cose da tutti i lati.
Ah! Mi piace anche drogarmi con l'acetone
E a chi non piace!
Una volta ho parlato con un negro che ha ammesso candidamente (notare il finissimo ossimoro) che non gli piace drogarsi con l'acetone. Ma tranquillo, come se fosse la cosa più normale del mondo! Oh, mica si vergognava!!
Mah! Si vede che hanno una cultura diversa..
No alpitour??
AHI AHI AHI AHI AHI DIO CANE LAI!
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