Grazie zio Sepp

Trovo stucchevole questo continuo attacco alle leve del potere, portato avanti negli ultimi giorni dal gestore di questo blog, da Gianfi e da altri comunisti di tal guisa. Tanto per mettere le cose nella loro giusta prospettiva, ricordiamo che senza il salvifico intervento di Joseph Blatter i portieri potrebbero tuttora bloccare i retropassaggi con le mani; non solo, ma senza l'elvetico più simpatico del mondo avremmo mondiali più brevi di due settimane e soprattutto insopportabilmente privi di squadre africane con maglie gialle e verdi e portieri recentemente scesi dagli alberi. Il giorno in cui voi darete un contributo anche solo vagamente paragonabile potrete criticare l'operato di Blatter. A meno che non facciate parte di quella ristretta schiera di imbecilli che preferivano la Coppa dei Campioni nella sua versione precedente, nella quale l'ostico Malmö o la granitica Dinamo Berlino, o anche il glorioso Stade Reims (il cui ultimo campionato francese vinto fu salutato da una salva di cannoni sulla piazzaforte di Algeri e da un telegramma personale del Ministro dell'Africa Occidentale Francese) erano visti come ostacoli di tutto rispetto. Per questo motivo mi dichiaro contrario alla diffamazione sistematica di un uomo che tanto ha fatto per il calcio e per noi calciofili da divano o da birreria. Viva Joseph Blatter, viva l'Africa, viva la Fifa e chi la tifa (e Queen Latifah*).

*questa è per pochi.

Nella foto, che ne evidenzia il fascino sobrio, il capace dirigente elvetico è ritratto mentre discetta amabilmente di pallone con un fuoriclasse negro francofono dalle convinzioni squisitamente liberali, al quale sta esponendo nuove idee per migliorare ancora lo sport più amato (dai negri).